Una giornata a Perugia
Meno di 24 ore in una delle più dense capitali dell’arte

pubblicato il 25/01/2018 17:08:11
Perugia è la maggiore città dell’Umbria e ne è anche il prototipo. La sua via principale, corso Vannucci, è piena di boutique di lusso, ristorantini e bar: vi si respira un’aria gaia, dolce ed euforica. Si stende tra piazza Italia e la bellissima piazza IV Novembre, cuore della Perugia medioevale. Qui sorge la Fontana Maggiore, con le sue splendide sculture, realizzata da Nicola Pisano con l’aiuto del figlio Giovanni. Vivace e teatrale, come spesso avviene in Italia, dove la piazza è palcoscenico, piazza IV Novembre è chiusa a nord da uno degli ingressi del Duomo. Quest’ultimo, risalente al 1300, custodisce al suo interno, la Deposizione dalla Croce di Federico Barrocci e il “Santo Anello”, l’anello nuziale della Vergine Maria.

Sul lato opposto di piazza IV Novembre, si trova l’elegante Palazzo dei Priori, edificato tra il 1293 ed il 1443. Uno dei migliori esempi di palazzo pubblico dell'età comunale, ricorda un periodo glorioso per l’affascinante Perugia.

Da piazza IV Novembre si procede verso via Maestà delle Volte, probabilmente uno dei vicoli più attraenti dell’intera città. A pochi minuti di distanza, piazza Cavallotti, nei pressi della quale sorge il Palazzo Manzoni, sede della facoltà di lettere e filosofia della città e lo splendido Teatro Morlacchi, inaugurato il 15 agosto 1781 e ancora oggi in uso. Su un lato di piazza Cavallotti si trova l’Arco di via Appia. Una scalinata ripida, in discesa, conduce all’Acquedotto medioevale. La zona dell’Acquedotto è attualmente un percorso pedonale. L’acquedotto venne costruito per l’approvvigionamento di acqua alla Fontana Maggiore ed è stato utilizzato fino al 1835. Ancora pochi minuti a piedi per arrivare a Piazza Fortebraccio e alla sede dell’Università per Stranieri, il Palazzo Gallenga Stuart, del XVIII secolo. Bellissimo l’Arco di Augusto che si trova nella piazza. Costruito nel III secolo, ristrutturato dai Romani, rappresenta un’interessante testimonianza dell’antica Perugia Etrusca e ricorda la complessiva stratificazione della storia del capoluogo umbro.