Piazza San Marco a Venezia
Il più elegante salotto d’Italia

pubblicato il 25/01/2018 17:36:14
Piazza San Marco, cuore della città lagunare e simbolo della Repubblica di Venezia, è forse una delle piazze più belle del mondo e la destinazione preferita dei turisti in visita nella città. E’ costituita dall’insieme di tre aree: la Piazza, la Piazzetta San Marco e la Piazzetta dei Leoncini. L’imponenza della Basilica sull’area, accompagnata dalla figura svettante del Campanile, offre uno spettacolo architettonico senza pari.
Dai tempi della fondazione della città di Venezia è il teatro dei grandi avvenimenti e il luogo in cui si celebrano le feste ed i momenti più importanti per i veneziani.

E’ l’unica piazza di Venezia, perché nel resto della città si trovano solo campielli e calli, e conserva tracce di una storia millenaria. La sua attuale forma è figlia dei continui lavori che quest’area ha subito nel corso dei secoli. La sua storia, in breve.
Originariamente la zona era un grande orto attraversato dal rio Batario. Il Palazzo Ducale era un castello cinto da un canale che ne proteggeva l’accesso.

Nell’anno 828 giunsero a Venezia le reliquie di San Marco e venne edificata la prima Basilica: l’area si avvia dunque a diventare il centro delle attività di politiche e sociali di Venezia.
Nel 976 un furioso incendio distrusse quasi completamente la Basilica e tutta l’area attorno al Palazzo subì gravissimi danni. Ma già nel 978 una seconda Basilica e il Castello vennero ricostruiti.
Un significativo cambiamento della topografia della piazza si avrà nel 1156 quando, sotto il dogado di Viatale II Michiel, il rio Batario fu interrato. Poco dopo anche lo spazio antistante il Palazzo subì l’interramento e fu realizzata la Piazzetta.

Nel 1172 la piazza fu ulteriormente ampliata per far posto a nuovi edifici. La nuova Piazza San Marco fu delimitata dall’antica Chiesa di San Geminiano e dalle due monumentali colonne che costituiscono l’ingresso per l’area marciana. Sopra una colonna fu posto il leone alato simbolo di San Marco e sull'altra fu collocata la statua raffigurante San Teodoro, primo patrono di Venezia.

Nel 1264 la piazza venne infine pavimentata, con mattoni disposti a spina di pesce.

Le Procuratie Vecchie e la Torre dell'Orologio vennero eretta tra il 1495 ed il 1517 mentre contemporaneamente si procedeva allo sgombero di tutti gli orti e i magazzini ancora presenti nell'area della piazza.

Grande rinnovatore della piazza fi il Sansovino, che la trasformò da spazio ancora gotico in un magnifico esempio di classicità romana, imprimendo così uno sviluppo culturale all'area marciana e all'intera città. Tra il 1536 e il 1540 quest'architetto realizzò l'edificio della Libreria e la Loggetta ai piedi del campanile.

Tra il 1582 e il 1640 vennero costruite le Procuratie Nuove.
Le due statue della Piazzetta dei Leoncini vennero aggiunte nel 1722.
È infine nel 1807 che la dominazione napoleonica procedette alla demolizione della chiesa di San Geminiano e all'edificazione dell'Ala Napoleonica (detta anche Palazzo Reale o Procuratie Nuovissime), dando al complesso dell'area marciana finalmente l'aspetto definitivo.
Nel 1902 il Campanile di San Marco, già ferito da una vistosa crepa, cedette improvvisamente distruggendo la Loggetta e parte della Libreria. Solo per un puro caso le macerie del campanile non travolsero anche la Basilica di San Marco.

La ricostruzione fu avviata e conclusa in tempi molto brevi, utilizzando gli stessi calcinacci, ancora in buone condizioni.
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