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Tutto quello che dovete sapere su Piazza della Signoria a Firenze
Capolavoro di eleganza

Tutto quello che dovete sapere su Piazza della Signoria a Firenze

Capolavoro di eleganza

pubblicato il22/12/2017 17:16:08 sezioneNews

Museo a cielo aperto, piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze, sede del potere civile e cuore della città. A forma di L, si trova a sud della Cattedrale di Santa Maria del Fiore ed ogni giorno è immortalata da milioni di turisti di tutto il mondo che si fermano estasiati ad ammirarne la signorilità e l’armonia.

La Piazza è stata teatro di importanti eventi storici e grandi trionfi, come il ritorno dei Medici nel 1530. Nel 1497 fu qui organizzato il “Falò delle Vanità” promosso dal frate domenicano Girolamo Savonarola, che fece bruciare nella piazza migliaia di oggetti da lui ritenuti "peccaminosi", tra cui libri e dipinti. Solo un anno più tardi, il Savonarola fu accusato di eresia e fu bruciato sul rogo nella stessa Piazza della Signoria, come ricorda una targa in marmo posizionata di fronte alla fontana del Nettuno.

Domina la piazza la sagoma turrita di Palazzo Vecchio, la migliore sintesi dell’architettura civile trecentesca.
Sulle scale che portano a Palazzo Vecchio ci sono diverse figure interpretabili in chiave simbolica: il Marzocco, leone simbolo di Firenze, che sorregge con una zampa lo scudo gigliato; la copia del bronzo di Giuditta e Oloferne di Donatello, simbolo della Repubblica Fiorentina che annienta la tirannide. La statua del David qui esposta è la copia del marmo di Michelangelo Buonarroti del 1503, ed è emblema della vittoria della Repubblica Fiorentina contro tutti i nemici. Quella di Ercole che abbatte Caco di Baccio Bandinelli è il simbolo della vittoria dei Medici sui nemici interni.

Tra gli altri monumenti della piazza, la fontana del Nettuno eseguita da Baccio Bandinelli su commissione di Cosimo I de’ Medici. Al centro della vasca si innalza l’imponente statua marmorea del Dio delle Acque, scolpito da Bartolomeo Ammannati. Infine la statua equestre del Duca Cosimo I (1595) del Giambologna, un elegante ritratto di un grande uomo, che riuscì a portare tutta la Toscana sotto il potere militare dei Medici.

Di fronte a Palazzo Vecchio, la straordinaria Loggia della Signoria, costruita tra il 1376 ed il 1381 con funzione di balcone per accogliere le arringhe pubbliche. Nel corso del 1500 divenne spazio espositivo per entusiasmanti capolavori di scultura. E’ chiamata anche Loggia dell’Orcagna, dal nome di Andrea di Cione, detto Orcagna, che si credeva fosse l’autore della Loggia, e anche Loggia dei Lanzi, perché al tempo di Alessandro I de Medici vi si erano accampati i Lanzichenecchi. Esternamente mostra tre archi poggiati su pilastri e ai lati della scalinata due “leoni in marmo”: quello di destra, opera originale greca e l’altro eseguito da Flaminio Vacca.

All’interno il “Perseo con la testa della Medusa”, bronzo dello scultore e orafo Benvenuto Cellini, il quale riprodusse il proprio autoritratto nella parte posteriore dell’elmo di Perseo. Nella parte opposta si può ammirare il “Ratto delle Sabine”, capolavoro del Giambologna, che scolpì le tre figure in un solo blocco di marmo.

Proprio dietro la Loggia dei Lanzi è la Galleria degli Uffizi, probabilmente il museo più famoso e visitato d’Italia.

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